
- Spoiler: show

Partimmo.
Lex sapeva dove ci stavamo dirigendo.
Io no.
E per questo non stavo più nella pelle.
Doveandiamodoveandiamodoveandiamo??? gli chiesi sempre più eccitato.
Volare con lui era magnifico.
Aggrappato a lui, come se stessi per morire (cosa che non sarebbe mai successa una seconda volta), sentivo le sue ali sbattere fluide, e, per un istante, mi venne la voglia di prenderne di nuovo il controllo.
Non gli avrei fatto male, questa volta non gli avrei deviato il percorso, ma aveva detto che le sue ali erano il suo punto debole.
Volevo passare le mie mani su di loro, sentire la loro morbidezza ancora una volta.
Caduto o no, se avessi potuto, avrei lasciato a Lex quelle ali nere.
Togliendo il fatto che al sottoscritto il nero piaceva, Lex era... tremendamente sexy.
Non facemmo molta strada, però.
Di fianco alla scuola, c'era un piccolo boschetto, ed in mezzo ad esso, una piccola casetta.
Questo luogo una volta apparteneva alla scuola, e la casetta era ancora un deposito attrezzi.
Con lo scorrere del tempo, questo luogo fu dimenticato anche dal proprio custode, e, grazie a dei bricconcelli che bigiavano la lezione, era tornato a vivere.
C'erano "leggende" su questo posto.
Erano varie e discordanti.
Da un "se non si tengono gli occhi aperti, può saltare fuori il diavolo ed aggredirti!" ad un "Si racconta che fosse la casa degli angeli".
Finzioni. Belle e buone.
Ma se Lex voleva vivere li, allora avrei anche potuto aggiungerne una nuova.
"Si dice che li dentro ci viva un angelo..."
Feci una risatina mentre entravamo.
Bene, ed ora? chiesi sapendo già cosa sarebbe successo.